Per capire quanto la sostenibilità sia un problema centrale per i consumatori, dai gen-Z ai millenial, vediamo al volo qualche percentuale:

Dal 2016 i post di Twitter che parlano di perdita di biodiversità e di superficie forestale sono aumentati del 65%, mentre su Google l’aumento è stato più moderato ma le ricerche a tema biodiversità e perdita di aree verdi sono salite del 16%.

Ma dal punto di vista delle imprese come si traduce questa crescente consapevolezza dei consumatori sulle tematiche di ecosostenibilità, sviluppo green e sensibilità su ambiente e impatti di un prodotto?

Inutile girarci attorno, oggi tutti i clienti si pongono dubbi sul packaging di un prodotto o sulla carbon footprint di un servizio.

E, visto che secondo un sondaggio condotto negli Stati Uniti circa l’80% dei consumatori è attratto da brand che fanno green marketing, se la tua azienda o impresa ha intenzione di diventare (realmente) green, è proprio il caso di scoprire quali sono le strategie di green marketing più efficaci, evitando di cadere nelle trappole del greenwashing.

Cos’è il green marketing? Cosa si intende per marketing sostenibile?

Il green marketing è la promozione e comunicazione, da parte di un brand, di prodotti, iniziative e servizi ecosostenibili.

Ora che sai la definizione, ecco alcuni esempi di green marketing sono attività promozionali legate alla sostenibilità come:

Ma quindi qual è il vantaggio del green marketing?

Chloe-zero-co2

Detta in modo semplice, è simile a quello del marketing classico.

Se la tua azienda si impegna in attività che mirano ad aumentarne la sostenibilità (esempio classico: piantare alberi in Italia), non sapere comunicare correttamente a consumatori e stakeholder queste attività è un errore strategico grave per qualsiasi business.

Stesso discorso vale per gli eventi aziendali, renderli sostenibili non è semplice come molti credono.

Il rischio di fare greenwashing

Un altro errore è quello di avere un approccio approssimativo alla comunicazione della sostenibilità e pensare che bastino delle iniziative alla buona, finendo così inevitabilmente a fare greenwashing, col rischio di essere multati o peggio di essere esposti alla gogna mediatica con conseguente crollo di immagine per le aziende coinvolte.

E quindi qual è la maniera giusta di fare green marketing?

Come implementare il green marketing

Il processo di implementazione e le caratteristiche delle strategie di green marketing più adatte è unico per ogni azienda, non c’è una soluzione adatta per ogni situazione.

Oltretutto l’applicazione di strategie di green marketing mirate passa inevitabilmente dalla messa a terra di attività si sostenibilità aziendale. Come per qualsiasi altra attività di marketing, se i prodotti o i servizi non sono di qualità, la comunicazione non può far miracoli.

Detto questo, più che parlare di massimi sistemi, ecco alcune strategie di green marketing che abbiamo messo a terra con una delle nostre aziende partner.

La doppia foresta aziendale di AlmavivA

Foresta di posidonia zero co2

AlmavivA è uno dei leader italiani nel settore della trasformazione digitale e della transizione ecologica. Insieme siamo andati sott’acqua! Abbiamo infatti piantato una prateria di posidonie in Sadergna, a Golfo Aranci. Ma il primo grande progetto di green marketing è stata la campagna di comunicazione legata alla foresta aziendale piantata in Guatemala, nel Petén, in una zona ad alto tasso di deforestazione e dove la piantagione di alberi ha un impatto sociale importante su tutta la comunità locale.

In questo caso la strategia di green marketing è stata quella di mettere in atto una campagna di comunicazione efficace basata non solo sulla foresta aziendale ma anche sull’iniziativa AlmavivA green, che punta a ridurre e monitorare l’impatto ambientale (riduzione di gas serra) ed energetico delle attività dell’azienda, in linea con la norma UNI EN iso 14001.

La nostra strategia di green marketing per AlmavivA

La crescita della foresta aziendale (ad oggi siamo a 5.000 alberi, senza contare le posidonie!) può essere monitorata in diretta da stakeholder e anche dai consumatori.

La campagna di comunicazione green legata alla creazione della prateria di posidonie (avviata con la piantagione di 400 talee) ha generato un ottimo ritorno di immagine per l’azienda, primo perché è stata un’idea unica nel panorama italiano, secondo perché considerando che il mare assorbe il 30% della CO2 emessa dall’uomo, è un campo di “battaglia” fondamentale che sta molto a cuore ai consumatori consapevoli (che sono ormai la maggioranza!).

Messa a dimora prateria di posidonia

Esempi di green marketing

Ma non è tutto rose e fiori!

Molte imprese, vedendo solo il vantaggio rappresentato dal sembrare green agli occhi dei clienti, si rivolgono ad aziende di comunicazione di basso livello.

I risultati possono essere disastrosi e questo accade perché sono poche le aziende, come ad esempio zeroCO2, che fanno green marketing da dentro il mondo della sostenibilità e non per puro opportunismo.

Ecco quindi due esempi di green marketing, uno di successo e l’altro, quello di Ryanair, a dir poco disastroso.

Il successo della strategia di green marketing di Patagonia

Come abbiamo detto sopra, le strategie di green marketing funzionano solo quando c’è un pensiero dietro e una comprensione della sintonia tra marchio e clienti.

Prendiamo Patagonia, l’azienda americana fondata da Yvon Chouinard, ha scelto di concentrare i propri sforzi di marketing sostenibile partendo dai propri prodotti.

A partire dal non inondare il mercato della moda con l’ennesima collezione di cui non c’è alcun bisogno, diminunendo quindi il numero di prodotti in circolazione con una politica coraggiosa, soprattutto in un mondo dominato dal fast fashion.

Non solo, il programma Worn Wear di Patagonia incoraggia i consumatori a comprare capi Patagonia di seconda mano o a riparare i propri tramite un kit di riparazione disponibile sul negozio online del marchio outdoor americano.

Infine, Patagonia si impegna attivamente nella promozione di campagne contro il cambiamento climatico e contro l’ingiustizia sociale, permettendo ai propri clienti di trasformarsi in attivisti e comunicando una brand image perfettamente allineata con i propri obiettivi green.

Il fallimento della strategia di Ryanair, perché il greenwashing è dietro l’angolo

Ryanair scandalo greenwashing

Nel caso di Ryanair, le cose non sono andate bene come per Patagonia. Quello della compagnia aerea low cost più famosa del mondo è un esempio di strategie di green marketing fatto con contenuti poveri e soprattutto basate su informazioni ingannevoli.

L’antefatto: nel 2019 Ryanair viene dichiarata, in un report UE, una delle prime 10 compagnie per emissioni di CO2.

Un anno dopo,la compagnia low cost lancia una campagna pubblicitaria dove dichiara di essere, tra le compagnie aeree europee, quella che emette meno CO2.

Qualcosa non quadra, no? Com’è possibile in un anno passare da essere tra le primo 10 compagnie per carbon footprint (in assoluto, non nell’aviazione) a diventare quella più virtuosa?

Il problema era che il calcolo delle emissioni era basato sulla CO2 emessa da ogni passeggero per chilometro di volo.

Peccato che una delle tabelle usate fosse datata 2011, un po’ troppo vecchia per essere usata in una comparazione avviata nel 2019. Senza contare che alcune compagnie non furono incluse nel report di Ryanair e il calcolo alla base del claim di Ryanair non considerasse il numero di posti per volo.

Nel giro di pochi mesi la campagna fu messa al bando dall’ASA, l’Advertising Standards Authority, con conseguente crollo di immagine per Ryanair.

Perché intraprendere delle strategie di green marketing

In conclusione, adottare strategie di comunicazione della sostenibilità aziendale è fondamentale per numerosi motivi, facciamo un recap.

  1. Promuovendo la tua azienda in chiave green e mostrandone l’impegno nella sostenibilità ambientale, potrai un pubblico più ampio e consapevole, attratto da prodotti e servizi in linea con i propri valori e principi.
  2. Il green marketing può contribuire a differenziarti dalla concorrenza e a creare una reputazione positiva e duratura nel mercato. In più, adottare una strategia di green marketing è un’opportunità per ridurre i costi di produzione e migliorare l’efficienza aziendale, implementando pratiche sostenibili, riducendo gli sprechi e migliorando l’immagine green di un’azienda.
  3. Infine, finanziare progetti a favore dell’ambiente mostra l’impegno morale e sociale di un’azienda, oltre ad aumentare il senso di appartenenza dei dipendenti (nel senso di engagement aziendale tramite eventi aziendali sostenibili ad esempio) e contribuire al benessere dell’intera comunità.

 

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